mimmo l scrittore hard production

  1. VENERANDA SULLA STRADA DELLA PERDIZIONE

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    “Veneranda sulla strada della perdizione”
    Dedicata ad una mia carissima amica transex.
    By Mimmo L scrittore hard production
    Era una calda sera d’estate, ed io, me ne stavo solitamente seduto, solo soletto, su di una panchina in piazza Simon Bolivar, una piazza circondata da verde ed alberi secolari con al centro, una rotonda vasca in pietra, piena d’acqua, sgorgante da piccole fontanelle sistemate all’interno lungo la circonferenza, formando una cascata che va dal basso verso l’alto, frequentata da cittadini, giovani ed anziani, alcuni in compagnia dei loro cani , in cerca di un po’ di frescura.
    Ma, è anche meta di ragazzi e, soprattutto, ragazze, alcune di esse anche straniere,di basso ceto sociale, disposte a farti qualche servizietto, “caricandotele in macchina”, per poche decine di euro,al fine di andarsi a comperare una vaschetta di patatine con checkup e maionese al chiosco di fronte.
    Piazza Bolivar, detta anche villa di s. Giuseppe, per la presenza della dirimpettaia ed omonima chiesa, è frequentate solitamente la sera, da Veneranda, una bellissima trans, di buona famiglia, un po’ pazzerella, ventiseienne, bionda, alta all’incirca un metro e settantacinque, II di seno, passiva, un deretano, abbastanza appetitoso, da vera femmina ed un paio di cosce ben tornite.
    Ella, ci tiene molto a conservare i cosiddetti attributi di famiglia, ovvero testicoli e tronco carneo; ma, si sente una “femminazza”
    a tutti gli effetti; e, per poter sbarcare il lunario e, proseguire la cura ormonale femminile, esercita meretricio sulla strada per antonomasia più hot della conca barese, ovvero la ex ss 98 ora sp 231.
    Lei, riconoscendomi dalla maglietta rossa personalizzata, venne a sedersi affianco a me, iniziando a raccontare le sue avventure sessuali e vicissitudini lavorative, chiedendomi se era possibile dedicarle un racconto e magari, realizzarne un film.
    Veneranda: buonasera, maestro! Posso sedermi?
    Io: prego!
    Veneranda: lei, è lo scrittore hard Mimmo, vero?
    Io: sì! Ehm, da dove, te ne sei accorta!?
    Veneranda: dalla sua maglietta personalizzata: “bellezza, eleganza, seduzione, seduci e lasciati sedurre. Mimmo Lastella scrittore hard”.
    Io: brava, “complimenti”!
    Veneranda: ascolti, voglio raccontarle una delle mie strane avventure sessuali e lavorative; se le piace, può scriverci una storia a me, dedicata e magari, realizzare un film hard, non trova?
    Io: strane avventure, lavorative e sessuali; perché, che lavoro fai!?
    Veneranda: io, faccio il mestiere più antico del mondo, la prostituta, sulla ex ss 98 direzione Bari.
    Io: ho capito. E, si guadagna bene!?
    Veneranda: beh, in questo periodo, non tanto; c’è crisi e i clienti, non vengono più come una volta! E poi, quella strada, è piena di “rumene, colombiane e, soprattutto nigeriane”! che, mi fanno una concorrenza spietata.
    Io: ma, lavori da sola, o, hai “er cianciga”!?
    Veneranda: er che!?
    Io: er cianci...

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    Last Post by Mimmo L il 21 Nov. 2014
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  2. crisi del sesso a pagamento, che fare?

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    articolosu prostituzione
    By Mimmo L il 17 Nov. 2014
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    Crisi del sesso a pagamento , che fare?
    Mimmo Lastella
    Qualche sera fa, conversando con un operatrice del sesso che lavora sulla mitica statale 231 ex ss98 direzione Bari, ella si lamentava della repentina crisi del mestiere più antico del mondo causa mancanza di lavoro ecc e della concorrenza sleale delle prostitute extracomunitarie in modo particolare delle nigeriane che offrono prestazioni sessuali per soli 10 max 15 euro. Mi sottolineava altresì che anche l’attività di escorting alto targhet e negli appartamenti, è in caduta libera tale da costringere le escort ad abbassare i prezzi, causa “secondo me” del diffondersi del cosiddetto meretricio sommerso “non tanto” visto che una recente indagine ha ampiamente messo in evidenza che l’attività di meretricio o escorting casalingo , ovvero esercitato da insospettabili casalinghe e madri di figli, produce un fatturato di circa novemila “dico 9000” euro mensili.
    Punto di domanda: “che fare per rilanciare il mestiere più antico del mondo?
    Credo che in Italia e, lo vado dicendo da parecchio tempo, occorre, una rivisitazione della Legge 20 febbraio 1958, n. 75 “Merlin” dal nome della Senatrice che la propose. ovvero quella legge che di fatto, nel nostro paese, dichiarò illegale il il sesso a pagamento chiudendo le cosiddette case chiuse chiamate cosi, perché le finestre di tali luoghi di piacere erano sempre chiuse, facendo riversare sulle strade le prostitute creando bordelli a cielo aperto.
    Riaprire le case chiuse(creando gli erotk center), ripulendo le strade da donne e donnine in mutandine e reggiseno creando sconcerto e imbarazzo ai passanti in modo particolare a coloro che transitano su quelle strade in compagnia di bambini, consentirebbe di esercitare il mestiere più antico del mondo in condizioni di maggior riservatezza e frequenti controlli sanitari, oltre al riconoscimento professionale e previdenziale delle stesse meretrici, siano esse donne che, LGBT, in aggiunta a portare nelle casse dello stato maggiori introiti fiscali in quanto i titolari di case di piacere, dovranno comunque dichiarare al fisco i loro incassi ed avere una licenza di libero esercizio commerciale rilasciata dal comune di appartenenza.
    Si aprirebbero infine nuove praterie per il settore del porno in quanto, gli erotik center potrebbero organizzare incontri di sesso con pornostar e magari proiettare dei film a luci rosse.
    Prostituirsi non è reato e fare del sano sesso, non è peccato.
    Con buona pace del cardinal Bagnasco e della sua cricca di vescovi oscurantisti ed imbonitori.
    Scrittore hard
    [email protected]
    Last Post by Mimmo L il 17 Nov. 2014
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  3. L'ESIBIZIONISTA DA SPIAGGIA

    L’esibizionista da spiaggia
    Racconto tratto da una fantasia autoerotica ispirata da una situazione reale, ogni riferimento è puramente casuale.
    Siamo nel periodo estivo ed io, viaggio in pullman per raggiungere il posto di lavoro che si trova in una località di mare vicino BARI.
    Vedo salire a tutte le ore del giorno, anche al mattino presto, molte belle signore e ragazze, tutte scosciate, con pantaloncini corti, decolté, tette ballanti ed ombelichi in bella mostra; alcune esibizioniste, altre “presumo” con la loro fessura umida, non solo per il sudore, ma anche di succhi vaginali, colanti dalle rosee labbra, desiderosa d’ esser doverosamente appagata, prima da una buona lingua e successivamente da un sostanzioso tronco carneo.
    Una mattina, decisi di armarmi di binocolo; poiché, avevo molto tempo a disposizione, prima di prendere servizio, pensai di proseguire il viaggio fino al capolinea di Lido lucciola, dove c’è una spiaggia libera non per nudisti, s’intende.
    M’appostai a debita distanza e, iniziai a dare un occhiata col mio binocolo; vi era molta carne a cuocere, molte belle signore in costume, sdraiate, chi sull’asciugamano da mare, chi sul materassino gonfiabile, prendendo il sole, abbronzandosi, diventando nere come carbone.
    Notai una signora sulla trentina che, evidentemente, s’accorse d’essere sotto l’occhio vigile del mio binocolo, s’allontanò dal resto dei bagnanti, portandosi verso una zona completamente deserta, lontana da occhi indiscreti(ma consapevole dell’occhio attento del mio grandangolare), la seguii.
    Lei, era una bellissima bruna, capelli lisci e lunghi, 4^ di seno, due coscette belle sode e un culetto a mandolino.
    Distese l’asciugamano e, si sedette sopra, aveva un bel due pezzi rosso, con mutandine tipo tanga; iniziò a cospargersi, le braccia, il petto e le cosce, con la crema ambra solare , facendo scivolare “volontariamente” la mano nei pressi della fessura, improvvisamente, inizia un breve massaggio, infilando il dito medio sotto la strisciolina di tanga, aprendo e chiudendo le gambe, si vedeva che era eccitata, la tipa!
    Tutto d’un tratto, s’alza in piedi, mostrandomi, ancheggiando il suo “specchio dell’anima”; poi, Si volta verso di me, scoprendo leggermente le mammelle, mostrando prima il capezzolo destro poi, quello sinistro; e, improvvisamente, da inizio ad un eccitante danza del ventre, si vedeva che, era un esperta ballerina.
    Anch’io mi ero eccitato, il mio sesso si era indurito quasi, quasi spermava da solo; quando ad un certo momento, con lo sguardo rivolto verso di me mi fece cenno, con il dito medio di avvicinarmi. Scesi le scale e, mi posizionai dinanzi al suo cospetto ; quando mi vide mi disse: “t’è piaciuto, porco!? Ora, stai fermo li e mettiti la mano in tasca”.
    Io: beh! Hai veramente un corpo stupendo. È da quando, sei salita sull’autobus che, ti sto fissando!
    Lei: ehm! Cosa ti piace di me!?
    Io: il tuo meraviglioso corpo, ammirarne la bellezza e...

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    Last Post by Mimmo L il 19 July 2014
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  4. MARY LA TRAPEZISTA(POESIA EROTICA)

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    VIETATA AI MINORI DI ANNI 18
    By Mimmo L il 14 July 2014
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    Mimmo L scrittore hard production
    Mary la trapezista
    Poesia erotica dedicata ad una lavoratrice del sesso di ieri.
    In una piccola stradetta, c’era una donna che aveva una bella fighetta!
    Aveva: cosce e tette a vista! La chiamavano Mary la trapezista!
    Se gli facevi un regalino, molto dolce era il suo pompino!
    Era una favola, la sua bocca rosso fragola!
    Soffice come una piuma, era la sua lunga e liscia chioma bruna!
    Se la sua passera volevi, nel suo fitto e nero cespuglio ti perdevi!
    Quando ti guardava, sembrava una gatta, con quei suoi occhi neri da cerbiatta!
    Ti accoglieva sempre con ardore, se gli chiedevi un ora d’amore; se gli chiedevi: qual’era la posizione a te gradita?
    Il trapezio è la mia preferita!
    Quando si metteva, era un equilibrista onore e gloria a te! Grande Mary la trapezista.
    Nota dell’autore: quando il sesso seppur mercenario, per motivi di sopravvivenza, segna la storia di una città. e le donne che lo praticavano ne diventano punto di riferimento, con i loro caratteristici soprannomi.
    ogni riferimento è puramente casuale
    Mimmo L scrittore hard production
    Per scrivere all’autore: [email protected]
    Last Post by Mimmo L il 14 July 2014
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  5. LE VIZIOSE

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    Le viziose

    storia erotica di MimmoLastella

    introduzione
    questa storia,è ambientata ,in un paesino del napoletano,dove due donne,due normali casalinghe,dedite ad accudire la casa,i loro mariti ed i loro figli,hanno lo strano vizio del gioco.
    E da premettere,che i loro mariti,sono due normali operai che al mattino si recano al lavoro;percependo uno stipendio di mille euro al mese.
    Generalmente,nel gioco d'azzardo,colui che perde (se si tratta di un uomo),non avendo più come estinguere il debito di gioco,ed essendo ridotto sul lastrico,alla fine,si gioca la propria moglie.
    In questa storia,accade il contrario;le due donne,ridotte sull'astrico dai debiti,prima estinguono il loro debito,soddisfacendo le strane voglie lesbo di una loro amica di tavolo verde,poi alla fine si giocano i propri mariti.

    Questa storia,è completamente inventata,anche i nomi sono nomi nati dalla mia fantasia,per tanto ogni riferimento alla realtà,è puramente casuale.

    l'autore
    La storia.
    Sin dal sorgere del sole, fino al suo tramonto,due normali casalinghe:Caterina e Margherita,esaurite le faccende domestiche ed accompagnati i loro figli a scuola,s'incontrano in un bar cittadino<pronto?,Ketty!,sono Margherita,ti volevo avvisare che sono già nel bar!
    Margherita:và bene,arrivo subito!>e dopo aver consumato la solita colazione,tentano la fortuna ai giochi del superenalotto e del gratta e vinci,con qualche puntatina alle macchinette videopoker,spendendo dalle venti alle trenta euro al giorno,ma avendo poca fortuna,a volte vincono le cinquanta,a volte le cento euro,sognando il colpo grosso.
    Alla sera del week end,Caterina e Margherita,l'una trentenne bionda con una quinta di seno abbastanza snella,l'altra quarantenne bruna un po' più prosperosa,si danno appuntamento in un circolo privato,assieme ad altre amiche ed organizzano una serata di poker.
    Ai mariti,ignari di tutto,dicono che il sabato e la domenica lavorano come cameriere in un pub.
    Col passare del tempo,le due donne,si giocano tutti i loro risparmi,all'inizio,per poter racimolare qualcosina,chiedevano soldi a qualche amico fidato,in cambio di prestazioni sessuali.
    Ma i debiti aumentavano e le due donne,che di solito perdevano sempre, ,per poter estinguere un debito contratto con una loro collega di tavolo verde,una vecchia e meno pausata signora sulla sessantina,alta un metro e ottanta centimetri,molto robusta,con una ottava di seno,bruna con i capelli corti,dall'aspetto mascolino,con tendenze sessuali lesbo,dovettero soddisfare, i suoi desideri contro natura.
    L'amica,si chiamava Maria(detta:Marì à gross' Maria la grossa)per via della sua enorme stazza.
    Maria:vulit'levarv' è diebbt',è nun tenite è solt pè pga?!esclamò in stretto dialetto napoletano(volete togliervi il debito e non avete i soldi per pagare?)
    Maria:non c'è nessun problema,vi porto a casa mia,una villa alla perif...

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    Last Post by Mimmo L il 13 July 2014
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  6. SILVIA E LA SPADA

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    racconto piccante
    By Mimmo L il 11 July 2014
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    Mimmo L scrittore hard production
    Silvia e la spada
    (Racconto erotico)
    Prologo
    In quello che io definisco il più grande social network che sia mai stato inventato dalla mente umana, ovvero face book, molto spesso nascono nuovi amori, si accendono fiamme; a volte a buon fine, a volte, purtroppo con tragici epiloghi.
    Questa storia è la storia di due ragazzi che si conoscono su F. b.
    E, improvvisamente, spunta come un fulmine a ciel sereno un amore; ma un amore diverso, un amore fra persone dello stesso sesso, con l’unica differenza che l’una Mascia è una bellissima trav quarantenne, bruna, fisico femminile, completamente passiva, destinata a rimanere nella nicchia delle trav.
    L’altra, Silvia, trans venticinquenne anch’essa bruna attiva e passiva quindi, non intenzionata a diventare donna a tutti gli effetti.
    Silvia vive una vita molto travagliata, immersa nei suoi “debiti” di routine, è costretta ad esercitare il mestiere della Escort; infine, causa amori sbagliati, vive una situazione di completo smarrimento.
    Questo racconto è tratto da una fantasia di Mascia, la quale avendo avuto questo colpo di fulmine, immagina un rapporto di coppia duraturo con Silvia, divenendone completamente sua compagna in tutto e per tutto, immaginando addirittura di essere la sua spada sulla quale essa si appoggerà e con la quale, si difenderà durante la sua vecchiaia.
    Tutto ha inizio da una semplice richiesta d’amicizia.
    Mascia: ciao io sono Mascia e sono dell’Emilia Romagna!
    Silvia: piacere io sono Silvia e vivo nel Lazio!
    Mascia: vedo che abbiamo qualcosa in comune; con un'unica differenza; che io sono una travesta. Solo passiva, mi sento donna e femmina a tutti gli effetti; tu invece?
    Silvia: io sono una transex attiva e passiva ma, non ho intenzione di farmi il trapianto, voglio restare cosi a me piace.
    Mascia inizia a mostrare un certo interesse che va al di la della semplice amicizia nata da dietro lo schermo di un pc: e, dimmi che lavoro fai, come vivi sei per caso un’attrice?
    Silvia: oh! No, niente di tutto ciò; magari lo fossi! Ho fatto solo qualche video hot amatoriale, qualche CAM e qualche spettacolino e nulla di più; ma, purtroppo ci sono molte spese di casa da pagare “vivo sola” e, mio malgrado sono costretta a fare la escort.
    Mascia oh! Non c’è nulla di male; quando un lavoro lo si fa per coscienza non vedo dove sia lo scandalo, l’importante è non rubare e non delinquere.
    Silvia: tu invece?
    Mascia: io invece lavoro in un call center molto particolare.
    Silvia: particolare in che senso! Non vorrai dirmi che lavori in un telefono erotico.
    Mascia: non proprio ma è un telefono per trans, trav e lesby dove, si organizzano incontri, il call center si chiama: wtm .
    Silvia: beè! Anche quello è un lavoro; non guadagnerai molto ma è pur sempre un lavoro!
    Mascia. Certo! Oltre ad un fisso c’è una percentuale su ogni chiamata ed è severamente vietato avere rapp...

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    Last Post by Mimmo L il 11 July 2014
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  7. LA VEDOVA E LA VERGINELLA (PARTE PRIMA)
    porno mistery

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    vietato ai minori di anni 18
    By Mimmo L il 13 June 2014
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    Mimmo L scrittore hard production
    La vedova e la verginella
    stavo chattando su facebook, quando all'improvviso, mi chiede l'amicizia una simpatica signora matura dal nome misterioso; tanto misterioso che adesso, sinceramente non me lo ricordo.
    Mi dice che, è un'appassionata di racconti erotici e, si diletta nello scrivere le sue fantasie.
    Man mano che approfondivamo la nostra conoscenza, la cosa diventava, sempre più interessante ed intrigante; riuscii a tirarle fuori un suo segreto perverso: lei, amava il lesbismo, adorava iniziare le ragazze ventenni alla loro prima esperienza; e, nello stesso tempo, godeva a farsi leccare i piedi e, la sua figona matura, sempre bagnata fradicia per via della sua vedovanza; difatti, la signora misteriosa, era vedova, aveva perso da parecchio tempo il marito; e, quindi aveva bisogno di essere consolata.
    Il suo sesso, necessitava dapprima, di essere coccolato con la lingua; per finire, col sbatterlo come un uovo, prima di fare la frittata; con, un duro e grosso arnese nodoso; il tutto, innaffiato da tanta, tanta sborra.
    Cosi, decidemmo d'incontrarci; lei, mi ospitò nella sua casa a pianterreno; quando la vidi, restai sbalordito dalla sua straordinaria bellezza, nonostante la sua età; era una donna molto alta, capelli biondi cortissimi, due tette molto grosse e burrose(aveva la settima) e, due cosce molto in carne; insomma, era una colonna di donna, tutta da «consolare» e godere, penetrandola con energia e passione.
    Lei, mi accolse in vestaglia e collant nere; aveva, un look molto arrapante e, il mio arnese, divenne subito duro come una pietra! Iniziai a toccarmi da sopra i pantaloni; mentre, insieme ci gustavamo un ottimo caffè.
    Dopo i convenevoli di rito, decidemmo il dafarsi; lei, iniziò a maneggiare il mio cazzo, tirandolo fuori dalla patta dei pantaloni; e, mi disse: «hai un bel cazzo grosso e duro! Hovoglia di succhiartelo».
    E, cosi fece, me lo succhiò con energica voluttà e passione, fino a farmi sborrare nella sua bocca! Sborra, che ingoiò molto volentieri.
    dopo, quel pompino veloce, l'incontentabile vedova mi propose di fare un giochino in tre; e, nell'attesa ch'io mi riprendessi «lei mi offri uno zabaione» telefonò ad una sua nipote che, aveva da poco compiuto i diciotto anni; ed era ancora vergine, invitandola a venire a casa sua perchè, aveva voglia di farsi leccare la fregna, ma non le disse che c'ero io.
    quando la nipote, che si chiamava Morena, giunse a casa della nonna; e, dopo che mi ebbe presentato, ci fece attendere qualche minuto in cucina; inquanto, doveva prepararsi per fare il giochino a tre.
    Quando s'ebbe preparata, ci invitò ad entrare in camera da letto; si fece trovare con un vestito lungo scollato nero, una veletta «nera» sul capo e, da sotto, mutandine e autoreggenti di egualcolore; insomma: la classica vedova in calore da consolare.
    La camera da letto della vedova misteriosa era, arredata in stile ...

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    Last Post by Mimmo L il 13 June 2014
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  8. FILOMENA
    poesia erotica

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    vietata ai minori di anni 28
    By Mimmo L il 13 June 2014
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    Mimmo L scrittore hard production
    Filomena
    È sempre un emozione, quando mi sale l’eccitazione.
    Mi sento bramoso, quando contemplo il tuo corpo vellutato e focoso.
    Quando assaporo il tuo sesso, la mia lingua s’inebria di gioia ed io non mi sento un fesso.
    sei un bel dono della natura oh! Mia dolce creatura.
    Quando son con te inarco la schiena, ti possiedo e, ti godo fino in fondo, fino a farti perdere la ragione oh! Mia dolce passione.
    Sei entrata nella mia vena dolcissima, sensuale e passionale Filomena.
    Last Post by Mimmo L il 13 June 2014
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