mimmo l scrittore hard production

  1. “Caro Adinolfi il porno, è anche fonte di economia”

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    “Caro Adinolfi il porno, è anche fonte di economia”
    Di Mimmo Lastella
    Esimio dott, on Mario Adinolfi
    Lei che, di recente “da buon nazzional-alleato e da buon cattolico integralista ed oltranzista” ha avanzato la proposta di chiudere i siti porno in Italia, dovrebbe sapere che, il settore dell’adult entrettenment o, per usare il vostro lessico: “il settore degli adulteri/e, immorali, peccatori e peccatrici”, è anche fonte di economia e, sotto certi aspetti di occupazione; basti pensare alle centinaia di locali notturni e prive “magari frequentati di nascosto da qualche allegro prelato, pia donna o monaca di Monza, per soddisfare i legittimi desideri fisiologico-sessuali, visto che il vostro codice etico prevede il voto di castità”, quotidianamente danno lavoro a centinaia di artiste/e, ed al personale di servizio.
    Basti pensare che, se in questo paese, dal chiaro DNA bigotto di medioevale memoria, si legalizzasse la prostituzione e, si sdoganasse il porno in tutte le sue sfaccettature, tranne ovviamente la pedofilia, potremmo fare a meno di spremere economicamente, come limoni: lavoratori e pensionati; visto che, questi due settori, hanno un fatturato molto alto “specie in Europa e, in America”.
    Infine, voglio ribadirle un concetto fondamentale e cioè che, in un paese civile e democratico, parafrasando D’alema “in un paese normale”, ci deve essere un governo normale; ovvero scevro da qualsiasi condizionamento di tipo: dogmatico, stereotipato e preconcettuale; che garantisca il sacrosanto diritto dei cittadini e, delle cittadine, al libero esercizio dell’attività sessuale, prescindendo dagli orientamenti.
    Il sesso, “egregio Adinolfi”, non serve solo a procreare; ma, serve, anche a soddisfare i legittimi desideri della carne(non si vive solo di spirito santo), in sintonia con la mente.
    Un lungo periodo d’astinenza sessuale, potrebbe creare danni irreparabili, come per esempio, il ricorso a pratiche pedofile.
    Si legga qualche mio racconto o, si guardi qualche film a luci rosse “d’autore”, le suggerisco quelli del grande maestro “Mario Salieri” e, vedrà che, il porno, non è volgarità ma, bensì, arte, incastonata nei problemi quotidiani. Un arte che, alla pari di tutte le arti, va valorizzata e, riconosciuta la professionalità dei suoi praticanti.
    Esimio dott, on Adinolfi
    Se mettessimo in pratica tutte le sue assurde proposte, dettate da una dottrina: vetero-clerical-fascista, ripiomberemmo nel più oscurantista medioevo.
    “scrittore hard”
    Last Post by Mimmo L il 19 Feb. 2017
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  2. sul porno italico, ha ragione la Torrisi
    articolo sull'adult entrettenement

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    Sul porno italico, ha ragione la Torrisi
    In merito al repentino decadimento di stile e di professionalità dell’industria dell’adult entrettenment italiano, mi permetto(con tutto il rispetto per quei pochi professionisti e professioniste rimaste/i) , di dar ragione all’amica Lisa Torrisi,
    http://italy.s5.webdigital.hu/notizie/lisa...ia-del-proibito
    per il semplice fatto che, in quest’ultimo periodo, questo benedetto settore “in crisi per i vari motivi a tutti noti e che, non sto qui a ripetere”, è diventato facile polo d’attrazione di presunti manager, pseudo-registi e, dulcis in fundo di attori, attrici e pseudo-produttori che, a mio parere, non sanno nemmeno il significato di tali parole.
    Voglio qui ribadire un concetto: essere un attrice o attore hard, equivale ad essere un attrice/attore “normodotata/o” che dir si voglia, ovvero non basta essere delle brave “chiavatrici” o, dei bravi “chiavatori”; ma, occorre avere anche delle doti di recitazione, occorre saper interpretare un copione e, di conseguenza, entrare nell’immaginario collettivo “non solo erotico”.
    Non occorre, a mio parere generare soltanto una condizione di tipo masturbatoria; ma, occorre generare anche una condizione di tipo emotiva; e credo che, nell’era post Cicciolina e post Moana,di tali condizioni e caratteristiche, tranne poche eccezioni, nel porno italico, non se ne vede nemmeno l’ombra; anzi prevalgono sempre più i gieffe(grande fratello) and Sara Tommasi & Diprè style; che dall’adult Entrettenment (con le maiuscole), distano anni luce.
    Mimmo Lastella
    Scrittore hard
    Last Post by Mimmo L il 13 June 2016
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  3. BARBARELLA: "UNA SCOMPARSA MISTERIOSA E SENZA CLAMORE"
    articolo sulla recente scomparsa della nota pornostar

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    Barbarella: “una scomparsa , misteriosa e senza clamore”
    Di Mimmo Lastella
    Chissà perché, in questa nazione italica, meglio conosciuta nella storia, come la terra dei poeti, dei santi, degli scrittori; la immatura scomparsa di una pornostar che, io considero a tutti gli effetti “una lavoratrice ed attrice”; con un'unica differenza che purtroppo, in questo paese, conosciuto anche come il paese dei falsi perbenisti per eccellenza, indottrinati da una secolare cultura clericale che, in quest’ultimo periodo, in occasione del dibattito inerente l’approvazione da parte del parlamento della legge sulle unioni civili, si va sempre più trasformando in una New ecclesia, capace di esercitare pressioni psicologiche sulle coscienze dei parlamentari e della gente; il settore artistico e cinematografico in cui ella operava, ovvero il settore dell’adult intrattenement, è apostrofato, come offensivo del comune senso del pudore ed immorale, non suscita clamore come quando, passa a miglior vita una qualsiasi star o personaggio del mondo dello spettacolo o del cinema cosiddetto normale? (l’interrogativo, è d’obbligo).
    Premesso questo.
    Il 3 dicembre del 2015, alla sua cinquantaduesima primavera, veniva a mancare, una delle grandi icone dell’hardcore degli anni d’oro, ovvero: “Virna Aloisio Bonino in arte Barbarella”; che, come riportato da wilkipedia, “fu lanciata, “appena maggiorenne” nel mondo delle luci rosse dal grande Riccardo Schicchi, a fianco di partner maschili come: “Rocco Siffredi e Roberto Malone”.
    Ebbe una discreta popolarità, al fianco di pornostar di grido come: “Cicciolina, Moana Pozzi ed altre icone e regine di sogni erotici degl’italiani dell’epoca”.
    Barbarella, una morte misteriosa, come la sua amica Moana; una scomparsa, immatura e, in sordina, senza alcun titolone a carattere cubitale; se non fosse per un post pubblicato su fb, dalla comune amica: “Ilona Staller”, né io e, né tantomeno altri amici , addetti ai lavori e non, ne avremmo saputo nulla(salvo, sue esplicite volontà, di non suscitare clamore post mortem).
    Ad esser sincero, chi scrive, all’epoca giovanissimo, non ha visto molti film di Virna; in quanto, iniziava a non frequentare più spesso i cine-porno per ovvii motivi; ma, mi piace qui ricordare alcune sue pellicole, come: “Alice nel paese delle porno meraviglie(film 1993), per la regia di Luca Damiano , lr avventure erotix di Cappuccetto Rosso(1993) sempre diretto da Luca Damiano, canal stars, ovvero: il tocco magico di Moana(1993) regia di Martin Wite.
    Cara amica virna, te ne sei andata, in silenzio ed avvolta nel mistero “come la tua amica Moana” che, adesso, incontrerai, con la speranza ed io aggiungo con “l’augurio” che, anche nell’aldilà, possano apprezzare le vostre performer’s.
    Riposa in pace,
    che la terra ti sia lieve.
    “scrittore hard”


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    Last Post by Mimmo L il 31 Jan. 2016
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  4. “Lo stato italiano, riabiliti e regolamenti il settore del porno”

    “Lo stato italiano, riabiliti e regolamenti il settore del porno”
    Di Mimmo Lastella

    A voi tutti un cordiale saluto
    Le recenti interviste rilasciate “esattamente il 2 novembre u.s”, nel corso di un programma televisivo Rai, da due illustri esponenti del porno italiano ed internazionale, ovvero: Silvio Bandinelli ed il maestro Mario Salieri, nelle quali, hanno egregiamente stigmatizzato, le varie problematiche e le molteplici motivazioni che, dal 2007 ad oggi hanno messo in crisi il settore delle luci rosse italico, un tempo, fiore all’occhiello, oserei dire di tutto il mondo, fino a spingere alcuni produttori e registi, fra i quali lo stesso Salieri ed aggiungerei il grande Rocco Siffredi quest’ultimo, per anni e tutt’ora considerato: “il trapano d’Italia per eccellenza, a delocalizzare le loro produzioni; “chi in Ungheria(Budapest), chi in Cecoslovacchia(Praga) dove, questo settore, è regolamentato da leggi e, dove vige un sistema di tassazione più basso, rispetto all’Italia, mi spingono a formulare alcune considerazioni e, nello stesso tempo, avanzare qualche modesta proposta di carattere politico legislativo “mi scusino i lettori se in questo caso, ragiono da ex politico navigato”
    Prima considerazione.
    Credo, innanzitutto che, bisogna definire giuridicamente il ruolo e la professione di pornoattore/pornoattrice, nel senso del suo riconoscimento come categoria professionale di attori e attrici di un settore cinematografico riservato ad un pubblico maggiorenne, ben distinta da quella di “prostitute, per essere più eleganti, meretrici, escort e, dulcis in fundo anche gigolò, mestiere anch’esso degno di rispetto e, di conseguenza, anch’esso meritevole di riconoscimento giuridico -professionale.
    Seconda considerazione
    Credo che, l’Italia, abbia bisogno di una legislazione che, regolamenti e riabiliti il settore delle luci rosse e, nello stesso tempo, rilanci il settore dell’editoria only adult’s che, dalla scomparsa di giornali, libri e rotocalchi porno, è stata relegata ad un ruolo marginale, legislazione e regolamentazione, scevra da qualsiasi condizionamento di tipo clerico-bigotto e falso perbenista di binettiana memoria, rimarcando cosi l’effettiva laicità dello stato e, ridando linfa ad un settore che, nel mondo, ha un fatturato di svariati miliardi di euro. Ma, nello stesso tempo, penso che, si debbano fissare alcuni limiti e paletti; un esempio banale: occorre vietare la produzione, commercializzazione e diffusione di film’s e romanzi che trattano argomenti di tipo pedo-zoofili, necrofili ecc., ma, credo che su questo tema, siamo tutti d’accordo.
    Un ultima considerazione, riguarda i cosiddetti cineporno , una volta esistenti in Italia; dove, oltre a proiettare film’s hard, di tanto in tanto, si presentava “su invito della stessa sala cinematografica” qualche pornostar famosa e non per tenere qualche show dal vivo, le cosiddette: “riviste”, show oggi superati dagli spettacoli live nei locali notturni e privè. punto...

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    Last Post by Mimmo L il 8 Nov. 2015
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