mimmo l scrittore hard production

  1. EXTREMEPERVERSIONI DI FLORANCE E DELLA SUA PADRONA

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    Mimmo L scrittore hard production:
    Estreme perversioni di Florance e della sua padrona.

    Florance, è una ragazza di venticinque anni di origine francese, alta un metro e settanmtacinque, bionda, capelli a caschetto, quinta misura di reggiseno, una fica semi rasata e labbra carnose.
    Lei, lavora come addetta alla reception in un albergo di una piccola cittadina in provincia di Milano.
    A Florance, non gli manca niente, però, ha un piccolo problema: è molto assatanata di sesso, a lei piace farlo con tutti,uomini e donne, specie con donne mature e grasse, piace essere sottomessa e gli piace, leccare la fica pelosissima di una donna anche sessantenne.
    La titolare dell’albergo, madame Lia, è una donna molto grassa, alta un metro e settanta, bruna, con una decima misura di reggiseno, una fica abbastanza slabbrata e pelosa; una tipa autoritaria, alla quale piace, sottomettere le ragazze e anche i ragazzi che lavorano con lei; e a Florance, questo eccitava molto.
    Una sera, la signora Lia, fa accomodare Florance nel suo ufficio e gli propone di fare un gioco sadomaso, con lei alla presenza del marito, un tipo contemplativo, al quale piace guardare la moglie mentre fa la schiavista, e lui, ovviamente si masturba.
    Lia: Florance?
    Florance: dica signora!
    Lia: ti prego di accomodarti nel mio ufficio!
    Florance: come desiderate signora!
    Lia: ascolta, Florance!, i ragazzi e le ragazze che lavorano per me, oltre a svolgere il normale lavoro, dovranno giocare con noi!, inteso me e mio marito!
    Florance: in che senso?
    Lia: intendo sessualmente parlando, tu, mi piaci molto, Florance! E desidero, che diventi la mia schiava,mi dovrai assecondare in tutto e per tutto, dovrai anche fare la sguattera, strisciare ai miei piedi, se te lo chiedessi!
    Florance: oh!, signora Lia!. Le debbo confessare, una cosa: adoro! essere dominata dalle donne più grandi di me!, mi piace la ciccia!, mi piace la fica pelosa!, ad esempio, lei, mi eccita molto!, sono già tutta bagnata!
    Lia: oh!, cosi mi piaci!, e di un po’, hai avuto già qualche esperienza?
    Florance:Bèè!, ho spiato le mamme delle mie amiche!, in modo particolare, c’è ne era una, la signora Mimma, che amava farsi rasare la fica (prima di venire a lavorare da lei, facevo la parrucchiera), poi, prima di rasargliela, gli e la leccavo! E mi piaceva leccarle anche i piedi!
    Lia: adesso, facciamo una piccola prova noi due, poi, dovrai farlo alla presenza di mio marito Ciccio, lui, è un voyeur, piace guardarmi, mentre mi faccio una ragazza!, però, niente paura, lui e solo contemplativo!, al massimo, si masturba!
    Ora, Florance!, inginocchiati per terra! E passa sotto la mia scrivania, inizia a baciare prima la punta delle scarpe!, prima l’una, poi l’altra! E poi, me le togli!
    Florance: ai suoi ordini!, signora Lia!
    Lia: dovrai rispondermi: ai suoi ordini...

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    Last Post by Mimmo L il 8 Dec. 2014
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  2. VENERANDA SULLA STRADA DELLA PERDIZIONE

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    “Veneranda sulla strada della perdizione”
    Dedicata ad una mia carissima amica transex.
    By Mimmo L scrittore hard production
    Era una calda sera d’estate, ed io, me ne stavo solitamente seduto, solo soletto, su di una panchina in piazza Simon Bolivar, una piazza circondata da verde ed alberi secolari con al centro, una rotonda vasca in pietra, piena d’acqua, sgorgante da piccole fontanelle sistemate all’interno lungo la circonferenza, formando una cascata che va dal basso verso l’alto, frequentata da cittadini, giovani ed anziani, alcuni in compagnia dei loro cani , in cerca di un po’ di frescura.
    Ma, è anche meta di ragazzi e, soprattutto, ragazze, alcune di esse anche straniere,di basso ceto sociale, disposte a farti qualche servizietto, “caricandotele in macchina”, per poche decine di euro,al fine di andarsi a comperare una vaschetta di patatine con checkup e maionese al chiosco di fronte.
    Piazza Bolivar, detta anche villa di s. Giuseppe, per la presenza della dirimpettaia ed omonima chiesa, è frequentate solitamente la sera, da Veneranda, una bellissima trans, di buona famiglia, un po’ pazzerella, ventiseienne, bionda, alta all’incirca un metro e settantacinque, II di seno, passiva, un deretano, abbastanza appetitoso, da vera femmina ed un paio di cosce ben tornite.
    Ella, ci tiene molto a conservare i cosiddetti attributi di famiglia, ovvero testicoli e tronco carneo; ma, si sente una “femminazza”
    a tutti gli effetti; e, per poter sbarcare il lunario e, proseguire la cura ormonale femminile, esercita meretricio sulla strada per antonomasia più hot della conca barese, ovvero la ex ss 98 ora sp 231.
    Lei, riconoscendomi dalla maglietta rossa personalizzata, venne a sedersi affianco a me, iniziando a raccontare le sue avventure sessuali e vicissitudini lavorative, chiedendomi se era possibile dedicarle un racconto e magari, realizzarne un film.
    Veneranda: buonasera, maestro! Posso sedermi?
    Io: prego!
    Veneranda: lei, è lo scrittore hard Mimmo, vero?
    Io: sì! Ehm, da dove, te ne sei accorta!?
    Veneranda: dalla sua maglietta personalizzata: “bellezza, eleganza, seduzione, seduci e lasciati sedurre. Mimmo Lastella scrittore hard”.
    Io: brava, “complimenti”!
    Veneranda: ascolti, voglio raccontarle una delle mie strane avventure sessuali e lavorative; se le piace, può scriverci una storia a me, dedicata e magari, realizzare un film hard, non trova?
    Io: strane avventure, lavorative e sessuali; perché, che lavoro fai!?
    Veneranda: io, faccio il mestiere più antico del mondo, la prostituta, sulla ex ss 98 direzione Bari.
    Io: ho capito. E, si guadagna bene!?
    Veneranda: beh, in questo periodo, non tanto; c’è crisi e i clienti, non vengono più come una volta! E poi, quella strada, è piena di “rumene, colombiane e, soprattutto nigeriane”! che, mi fanno una concorrenza spietata.
    Io: ma, lavori da sola, o, hai “er cianciga”!?
    Veneranda: er che!?
    Io: er cianci...

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    Last Post by Mimmo L il 21 Nov. 2014
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  3. LE VIZIOSE

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    Le viziose

    storia erotica di MimmoLastella

    introduzione
    questa storia,è ambientata ,in un paesino del napoletano,dove due donne,due normali casalinghe,dedite ad accudire la casa,i loro mariti ed i loro figli,hanno lo strano vizio del gioco.
    E da premettere,che i loro mariti,sono due normali operai che al mattino si recano al lavoro;percependo uno stipendio di mille euro al mese.
    Generalmente,nel gioco d'azzardo,colui che perde (se si tratta di un uomo),non avendo più come estinguere il debito di gioco,ed essendo ridotto sul lastrico,alla fine,si gioca la propria moglie.
    In questa storia,accade il contrario;le due donne,ridotte sull'astrico dai debiti,prima estinguono il loro debito,soddisfacendo le strane voglie lesbo di una loro amica di tavolo verde,poi alla fine si giocano i propri mariti.

    Questa storia,è completamente inventata,anche i nomi sono nomi nati dalla mia fantasia,per tanto ogni riferimento alla realtà,è puramente casuale.

    l'autore
    La storia.
    Sin dal sorgere del sole, fino al suo tramonto,due normali casalinghe:Caterina e Margherita,esaurite le faccende domestiche ed accompagnati i loro figli a scuola,s'incontrano in un bar cittadino<pronto?,Ketty!,sono Margherita,ti volevo avvisare che sono già nel bar!
    Margherita:và bene,arrivo subito!>e dopo aver consumato la solita colazione,tentano la fortuna ai giochi del superenalotto e del gratta e vinci,con qualche puntatina alle macchinette videopoker,spendendo dalle venti alle trenta euro al giorno,ma avendo poca fortuna,a volte vincono le cinquanta,a volte le cento euro,sognando il colpo grosso.
    Alla sera del week end,Caterina e Margherita,l'una trentenne bionda con una quinta di seno abbastanza snella,l'altra quarantenne bruna un po' più prosperosa,si danno appuntamento in un circolo privato,assieme ad altre amiche ed organizzano una serata di poker.
    Ai mariti,ignari di tutto,dicono che il sabato e la domenica lavorano come cameriere in un pub.
    Col passare del tempo,le due donne,si giocano tutti i loro risparmi,all'inizio,per poter racimolare qualcosina,chiedevano soldi a qualche amico fidato,in cambio di prestazioni sessuali.
    Ma i debiti aumentavano e le due donne,che di solito perdevano sempre, ,per poter estinguere un debito contratto con una loro collega di tavolo verde,una vecchia e meno pausata signora sulla sessantina,alta un metro e ottanta centimetri,molto robusta,con una ottava di seno,bruna con i capelli corti,dall'aspetto mascolino,con tendenze sessuali lesbo,dovettero soddisfare, i suoi desideri contro natura.
    L'amica,si chiamava Maria(detta:Marì à gross' Maria la grossa)per via della sua enorme stazza.
    Maria:vulit'levarv' è diebbt',è nun tenite è solt pè pga?!esclamò in stretto dialetto napoletano(volete togliervi il debito e non avete i soldi per pagare?)
    Maria:non c'è nessun problema,vi porto a casa mia,una villa alla perif...

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    Last Post by Mimmo L il 13 July 2014
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