mimmo l scrittore hard production

  1. Meglio grandi chiavatori che falsi perbenisti
    Nel lontano 1986, ero nell’età adolescenziale, con alcuni amici, ci recavamo a prostitute per sfogare i primi istinti sessuali; perché ovviamente le masturbazioni folli, non bastavano più, si aveva b

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    Meglio grandi chiavatori che falsi perbenisti
    Di Mimmo Lastella
    Antefatto
    Nel lontano 1986, ero nell'età adolescenziale, con alcuni amici, ci recavamo a prostitute per sfogare i primi istinti sessuali; perché ovviamente le masturbazioni folli, non bastavano più, si aveva bisogno di assaggiare il pelo della donna, assaporare la sua passera, ciucciare i suoi capezzoli e cosi via.
    Fra le tante che, vi erano appostate sulla statale, ve ne era una: Rita La barese, “nome di fantasia e di battaglia”, una bellissima bionda, robusta e con un deretano da far spavento. Lei, esercitava il mestiere più antico del mondo in un prefabbricato volgarmente chiamato in gergo dialettale: “ù casin,’ il casino, in onore delle vecchie case di tolleranza;” la quale, mi prese subito in simpatia.
    Un bel dì, ero eccitato, come un matto, con Rita, mi feci una doppietta e lei stupita, esclamò: “bravo Mimmo, si vede che, sei un grande chiavatore!”
    “Grazie, molto gentile!” Le risposi tutto contento; questo, è un titolo meritato sul campo.
    Fine dell’antefatto
    Veniamo ad oggi.
    Il grande critico d’arte, nonché parlamentare: Vittorio Sgarbi, nel corso di una cena, con un assessore celodurista-leghista del Trentino alto Adige, definisce quest’ultimo: “un grande chiavatore”; quest’appellativo ma io lo definisco titolo onorifico, turba le menti e scatena le ire dei bigotti e falsi perbenisti sinistresi di quella regione; la scandalosa ira, è tanta da spingere una consigliera regionale a presentare un interrogazione al presidente della giunta.
    Ora, a parte il fatto che non si capisce bene, cosa c’entri la regione; in quanto, il “mis-fatto”, si è verificato fuori dalle istituzioni e precisamente, in un ristorante quindi l’interrogazione, è priva di significato, in secondo luogo, vorrei dire alla consigliera scandalizzata che, essere definito grande chiavatore, è sinonimo di grande virilità maschile che, in quest’ultimo periodo, sta perdendo sempre più colpi, causa il diffondersi a macchia d’olio del sesso virtuale. Virilità maschile che, nella mia città, nel ormai lontano 1925, il regime fascista per il tramite del podestà cittadino avv Vincenzo Ripoli, rappresentò facendo erigere un monumento in bronzo raffigurante: un uomo tutto nudo, con un pugnale in mano e un grosso membro in bella mostra, successivamente fatto tagliare perché venne giudicato scandaloso.
    Infine, meglio essere grandi chiavatori che bigotti e falsi perbenisti che, in apparenza sono santi e santarelline ma, in realtà grandi scopatori e scopatrici chiusi e chiuse nelle sacrestie delle chiese; magari a farsi sodomizzare da monache e bizzoche e viceversa; o peggio ancora a sfogare la loro libido con minorenni.
    E dulcis in fundo, sacrestani che, si fottono le pie donne negli appartamenti attigui alle chiese, lontani da occhi indiscreti e dall’occhio vigile e giudicante del padre eterno.
    Signora Foppa, ascolti mé, pensi agli interessi generali della sua regione e non ai...

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    Last Post by Mimmo L il 12 June 2020
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