mimmo l scrittore hard production

  1. IL FIGLIO GUARDA, IL NIPOTE GODE(versione integrale)
    romanzo hard genere incesto narra la storia di un ragazzo che, complice il cugino, riesce ad avere rapporti sessuali con sua zia (mamma del cugino)

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    Mimmo Lastella
    Il figlio Guarda,il nipote gode
    romanzo erotico hard
    “come potete vedere Madame, io sono sgualdrina a fin di bene e libertina per virtù”
    Marchese DeSade : justine o le sventure della virtù
    personaggi
    Marco il figlio
    Loredana la madre vedova
    Claudio, il nipote di Loredana cugino di Marco
    Angelica la figlia di Loredana, sorella di Marco
    Maddalena l’amica di Loredana anch’essa vedova
    Oscar tiglio di Maddalena,


    Prima puntata: il cugino gode.
    Nel mondo del sesso , vi sono dei fenomeni strani che a volte affascinano, intrigano ed incuriosiscono.
    Uno di questi fenomeni è sicuramente quello dell’incesto, ovvero quel rapporto sessuale fra madre e figlio, fra padre e figlia, insomma fra con sanguigni. Ovviamente consapevoli e coscienti di quello che fanno.
    Questo romanzo, ha come protagonisti: un figlio Marco, un bel venticinquenne alto,bruno, palestrato, il quale si diverte a spiare dal buco della serratura, ovviamente masturbandosi sua madre Loredana(nome da gran porca)una donna sessantenne bionda mesciata molto robusta, alta circa un metro e settanta con una ottava di reggiseno,labbra carnose, rimasta vedova da poco e quindi non ostante la sua età e non ostante fosse meno pausata, con una gran voglia di verga.
    Marco, ha un cugino Claudio, anch’egli venticinquenne moro e palestrato ma con uno strano vizietto: godere masturbandosi mentre Marco gli racconta di sua madre.
    Un giorno, Marco vede sua madre in camera da letto mentre si stava masturbando di fronte allo specchio dell’armadio e ovviamente lo racconta a Claudio.
    Marco: ciao Claudio come va?
    Claudio: tutto bene, hai qualcosa da raccontarmi su zia Loredana?
    Marco:certo vieni in camera mia, cosi ti puoi masturbare, a patto però che mi dia dieci euro per la ricarica al cellulare.
    Claudio: d’accordo.
    Entrarono in camera, Claudio si stende sul letto, tira fuori il suo uccello bello duro e inizia a masturbarsi.
    Claudio: dai raccontami!!!
    Marco: ho visto mia madre, effettuare uno Streep di fronte allo specchio dell’armadio, indossava un vestito lungo nero, mentre si alzava il vestito, si vedevano le sue enormi cosce, ricoperte da un paio di autoreggenti nere, poi s’è slacciato il body nero di pizzo, si vedevano le enormi tette di riflesso nello specchio ballare mentre lei sculettava, ed in fine ha esercitato una solenne masturbazione, con le sue dita di fronte allo specchio.
    Claudio: dai continua!!
    Marco: poi s’è stesa sul letto, ha tirato fuori un enorme fallo di gomma (sexy-toy) e se l’è infilato tutto nella sua enorme figa bionda e pelosa, mentre io la stavo spiando dalla porta, mi stavo godendo lo spettacolo e mi masturbavo felicemente.
    Claudio: mi faresti scopare zia Loredana?
    Marco: certo! Se lei lo volesse, essendo vedova, con tutta quella voglia di cazzi che ha, penso che a lei non dispiacerebbe, ha sempre detto che sei un bel ragazzo, chissà se un giorno non c’i riusci...

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    Last Post by Mimmo L il 22 Mar. 2016
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  2. LE VIZIOSE
    QUESTO è IL MIO PRIMO RACCONTINO EROTICO SCRITTO

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    Le viziose

    storia erotica di Mimmo Lastella

    introduzione
    questa storia,è ambientata ,in un paesino del napoletano,dove due donne,due normali casalinghe,dedite ad accudire la casa,i loro mariti ed i loro figli,hanno lo strano vizio del gioco.
    E da premettere,che i loro mariti,sono due normali operai che al mattino si recano al lavoro;percependo uno stipendio di mille euro al mese.
    Generalmente,nel gioco d'azzardo,colui che perde (se si tratta di un uomo),non avendo più come estinguere il debito di gioco,ed essendo ridotto sul lastrico,alla fine,si gioca la propria moglie.
    In questa storia,accade il contrario;le due donne,ridotte sull'astrico dai debiti,prima estinguono il loro debito,soddisfacendo le strane voglie lesbo di una loro amica di tavolo verde,poi alla fine si giocano i propri mariti.

    Questa storia,è completamente inventata,anche i nomi sono nomi nati dalla mia fantasia,per tanto ogni riferimento alla realtà,è puramente casuale.

    l'autore
    La storia.
    Sin dal sorgere del sole, fino al suo tramonto,due normali casalinghe:Caterina e Margherita,esaurite le faccende domestiche ed accompagnati i loro figli a scuola,s'incontrano in un bar cittadino<pronto?,Ketty!,sono Margherita,ti volevo avvisare che sono già nel bar!
    Margherita:và bene,arrivo subito!>e dopo aver consumato la solita colazione,tentano la fortuna ai giochi del superenalotto e del gratta e vinci,con qualche puntatina alle macchinette videopoker,spendendo dalle venti alle trenta euro al giorno,ma avendo poca fortuna,a volte vincono le cinquanta,a volte le cento euro,sognando il colpo grosso.
    Alla sera del week end,Caterina e Margherita,l'una trentenne bionda con una quinta di seno abbastanza snella,l'altra quarantenne bruna un po' più prosperosa,si danno appuntamento in un circolo privato,assieme ad altre amiche ed organizzano una serata di poker.
    Ai mariti,ignari di tutto,dicono che il sabato e la domenica lavorano come cameriere in un pub.
    Col passare del tempo,le due donne,si giocano tutti i loro risparmi,all'inizio,per poter racimolare qualcosina,chiedevano soldi a qualche amico fidato,in cambio di prestazioni sessuali.
    Ma i debiti aumentavano e le due donne,che di solito perdevano sempre, ,per poter estinguere un debito contratto con una loro collega di tavolo verde,una vecchia e meno pausata signora sulla sessantina,alta un metro e ottanta centimetri,molto robusta,con una ottava di seno,bruna con i capelli corti,dall'aspetto mascolino,con tendenze sessuali lesbo,dovettero soddisfare, i suoi desideri contro natura.
    L'amica,si chiamava Maria(detta:Marì à gross' Maria la grossa)per via della sua enorme stazza.
    Maria:vulit'levarv' è diebbt',è nun tenite è solt pè pga?!esclamò in stretto dialetto napoletano(volete togliervi il debito e non avete i soldi per pagare?)
    Maria:non c'è nessun problema,vi porto a casa mia,una villa alla peri...

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    Last Post by Mimmo L il 16 Jan. 2016
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  3. LA VENDITRICE DI BOCCONCINI MOLTO BURROSA

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    Mimmo L scrittore hard production
    Una venditrice di bocconcini molto “burrosa”!
    C’era una volta, in un paesino della murgia pugliese, una latteria, la cui titolare: Alessia, una simpaticissima ragazza venticinquenne, castana, alta all’incirca un metro e settanta, quarta abbondante di reggiseno; insomma, un pezzo di gnocca;
    Amava oltre, ai bocconcini, provole, burrate e latticini vari, fare sesso, molto sesso con un eccitazione particolare: “si eccitava nel maneggiare bocconcini che, fa rima con bocchini e burrate; che, fa rima con sburrate(tradotto in italiano: sborrate”).
    Un bel dì, avevo voglia di assaggiare un po’ di latticini; e, ovviamente mi recai alla latteria di Alessia; quando entrai, la vidi che stava seduta dietro il banco di vendita, con il camice tutto aperto davanti, le si vedevano le mutandine e le autoreggenti nere, con un paio di stivaloni a mezza coscia tacchi a spillo.
    Mi chiesi: come mai, in una latteria, la venditrice, è vestita in quel modo?
    Mi diedi subito una risposta: mah! Forse per attirare i clienti maschi, Un pizzico di sex appile, ci vuole!
    Buongiorno! Alessia.
    Alessia: oh! Buongiorno Mimmo; in cosa posso servirti oggi?
    Notai, che quella domanda, me la rivolse in maniera molto maliziosa e provocante: senti, mi dovresti dare, un po’ di bocconcini; sai, oggi ci manteniamo in po’ leggeri!
    Alessia: oh! Non t’interessa un po’ di burrata! L’ho fatta proprio ora.
    Io, gli risposi maliziosamente: se me ne dai un pochino, ti dico grazie(avevo notato una certa eccitazione nella voce della ragazza).
    Alessia: ok! Ma dovresti venire nel retro, voglio mostrarti un latticino particolare, fatto con le mie stesse mani; mmmm!!! Com’è buono!! E, com’è squisito!!!
    La seguii nel retrobottega; indovinate un po’, cos’era il latticino speciale?
    Una scamorza a forma di cazzo, lunga circa venti centimetri, con la capella doppia e due palle abbastanza voluminose.
    Alessia: ecco il mio capolavoro!
    Ma! Quella scamorza ha una forma di cazzo!
    Alessia: si, stamattina, ho voglia di cazzo! E, tu sei capitato proprio a fagiolo! Adesso, sta a vedere, la tua venditrice lattosa cosa ti combina.
    Non vi nascondo, che la mia minchia era, diventata dura come la pietra, mi misi la mano in tasca e, incominciai a maneggiarla.
    Intanto, Alessia si sbottona leggermente il camice(senza toglierselo) e, incomincia a farsi passare quel pene fatto di pasta di latte, fra le sue cosce, spostò leggermente le mutandine e, infilò la punta della cappella leggermente nella figa! Che, era depilata; incominciò a godere come una matta, contorcendosi su quello sgabello; a momenti cadeva.
    Ad un certo punto, mi supplicò di tirar fuori l’arnese, di avvicinarmi a lei “lasciò per un momento il tronco latteo sul tavolo” afferra in mano la mia verga, la “scapocchia” bruscamente, fino a farmi leggermente male e, se la mette in mezzo alle te...

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    Last Post by Mimmo L il 31 May 2015
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