L’esibizionista da spiaggia
Racconto tratto da una fantasia autoerotica ispirata da una situazione reale, ogni riferimento è puramente casuale.
Siamo nel periodo estivo ed io, viaggio in pullman per raggiungere il posto di lavoro che si trova in una località di mare vicino BARI.
Vedo salire a tutte le ore del giorno, anche al mattino presto, molte belle signore e ragazze, tutte scosciate, con pantaloncini corti, decolté, tette ballanti ed ombelichi in bella mostra; alcune esibizioniste, altre “presumo” con la loro fessura umida, non solo per il sudore, ma anche di succhi vaginali, colanti dalle rosee labbra, desiderosa d’ esser doverosamente appagata, prima da una buona lingua e successivamente da un sostanzioso tronco carneo.
Una mattina, decisi di armarmi di binocolo; poiché, avevo molto tempo a disposizione, prima di prendere servizio, pensai di proseguire il viaggio fino al capolinea di Lido lucciola, dove c’è una spiaggia libera non per nudisti, s’intende.
M’appostai a debita distanza e, iniziai a dare un occhiata col mio binocolo; vi era molta carne a cuocere, molte belle signore in costume, sdraiate, chi sull’asciugamano da mare, chi sul materassino gonfiabile, prendendo il sole, abbronzandosi, diventando nere come carbone.
Notai una signora sulla trentina che, evidentemente, s’accorse d’essere sotto l’occhio vigile del mio binocolo, s’allontanò dal resto dei bagnanti, portandosi verso una zona completamente deserta, lontana da occhi indiscreti(ma consapevole dell’occhio attento del mio grandangolare), la seguii.
Lei, era una bellissima bruna, capelli lisci e lunghi, 4^ di seno, due coscette belle sode e un culetto a mandolino.
Distese l’asciugamano e, si sedette sopra, aveva un bel due pezzi rosso, con mutandine tipo tanga; iniziò a cospargersi, le braccia, il petto e le cosce, con la crema ambra solare , facendo scivolare “volontariamente” la mano nei pressi della fessura, improvvisamente, inizia un breve massaggio, infilando il dito medio sotto la strisciolina di tanga, aprendo e chiudendo le gambe, si vedeva che era eccitata, la tipa!
Tutto d’un tratto, s’alza in piedi, mostrandomi, ancheggiando il suo “specchio dell’anima”; poi, Si volta verso di me, scoprendo leggermente le mammelle, mostrando prima il capezzolo destro poi, quello sinistro; e, improvvisamente, da inizio ad un eccitante danza del ventre, si vedeva che, era un esperta ballerina.
Anch’io mi ero eccitato, il mio sesso si era indurito quasi, quasi spermava da solo; quando ad un certo momento, con lo sguardo rivolto verso di me mi fece cenno, con il dito medio di avvicinarmi. Scesi le scale e, mi posizionai dinanzi al suo cospetto ; quando mi vide mi disse: “t’è piaciuto, porco!? Ora, stai fermo li e mettiti la mano in tasca”.
Io: beh! Hai veramente un corpo stupendo. È da quando, sei salita sull’autobus che, ti sto fissando!
Lei: ehm! Cosa ti piace di me!?
Io: il tuo meraviglioso corpo, ammirarne la bellezza e...
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