mimmo l scrittore hard production

  1. quando una pornostar muore

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    articolo
    By Mimmo L il 20 Sep. 2019
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    A voi tutti un cordiale saluto a cominciare dai grandi giornalini e giornalai ci si scandalizza e si grida all’allarme del mondo del porno quando un’attrice hard lascia questo mondo vuoi per malattia, vuoi per altri motivi che, non sto qui ad estrinsecare . colpa a mio avviso del bigottismo e del falso moralismo dilagante nel nostro paese.
    Vorrei chiedere ai giornalai e sondaggisti di turno: “ma quante attrici e attricette del mondo dello spettacolo cosiddetto normodotato muoiono in silenzio e suscitano cosi tanto scalpore?”
    Per questi signori il corpo femminile è una sorta di uso e consumo motu proprio ovvero quando lo mette in mostra una porno star per lavoro è motivo di scandalo, quando invece qualche modella di turno famosa e non lo mette in mstra per fini commerciali reclamando: “mutandine, reggiseni e lingerie varie ivi compresi tampax tena ed altro” tutto è concesso anche andare in onda in fascia protetta come è accaduto l’altro pomeriggio nella puntata di raidue: “detto fatto” dove una nota stilista ha presentato la sua collezione di lingerie senza veli o meglio con pochi veli.
    Punto di domanda: “non è mercimonio e sfruttamento del corpo femminile questo?”
    Mimmo Lastella scrittore hard
    Last Post by Mimmo L il 20 Sep. 2019
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  2. L'EMOPORCA
    RACCONTO PORNO-HORROR VAMPIRE TRATTO DALLA RACCOLTA THE HOT STORIES OF MIMMO

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    RACCONTI EROTICI
    By Mimmo L il 1 Nov. 2018
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    “L’emoporca”
    Racconto Porno –vampire –horror -esoterismo
    Parte I
    Questa storia, è ambientata in una località immaginaria: “la contrada di Vampirylandia “; dove, ubicato su di un monte: “il monte Draculorum”, chiamato cosi perché, gli abitanti vollero onorare il conte Dracula, “signore dei vampiri, sanguisuga a tradimento”che, la leggenda narra un tempo fosse transitato da quelle parti,vi è un casolare.
    In questo casolare, vive da eremita: Addolorata “di nome e di fatto”, una strega quarantenne; la quale, prova eccitazione sessuale alla vista del sangue, raggiungendo l’apice del piacere e della lussuria, ingoiando”letteralmente”: sangue misto a sborra, con un pizzico di polvere derivante da ossa umane macinate.
    Addolorata, rimasta zitellona per le troppe delusioni amorose, trascorre la maggior parte delle sue giornate, celebrando: “riti d’adorazione e sedute spiritiche”in onore di Dracula, mescolando in appositi calici dorati: “sangue , ricavato dai piccioni che, offre in sacrificio allo spirito divino del conte ed anche dal suo stesso mestruo; sperma che, raccoglie in un ampolla, ed umori vaginali; derivanti, da estemporanee e solenni masturbazioni che ella esegue, stravaccata con le, “coscione” oscenamente aperte, sulla poltrona, al cospetto del simulacro del conte; che, alla fine beve; ed altre stregonerie varie”.
    Lei, ama circondarsi, oltre che da piccioni, anche da uccelli rapaci come ad esempio: “gazze, aquile nere ed anche gufi”. Poiché, per poter sbarcare il lunario, esercita meretricio,un freddo pomeriggio d’inverno, si presenta da lei (ignaro che fosse una strega -vampira), un giovincello diciottenne, “alla sua prima esperienza con una femmina”.
    Daniele, questo il nome del ragazzo: “salve, signora Addolorata! Quanto le devo per una prestazione, bocca –figa”? le chiese, arrossendo e molto timidamente.
    Addolorata: salve, ragazzaccio! E, la prima volta che vieni qui? Non t’ho mai visto da queste parti.
    Daniele:” beh! A dir la verità, sarebbe la mia prima volta; insomma, non ho mai visto pel di donna in vita mia”!
    Addolorata: ah! Allora, bisogna sverginarti! Beh, per bocca –figa, dammi una trentina di euro, se vuoi qualcosa di particolare e strano, mi basterebbero una decina di euro in più, il resto lo offre la ditta, per darti il benvenuto nel mondo perverso ed esoterico della strega Addolorata, signora delle vampire e, concubina del conte Dracula.
    Daniele, spaventato dalle parole della strega: “non ho capito bene, scusi, non vorrà mica farmi qualche maleficio”!?
    Addolorata: noo! Tranquillo, giovanotto, voglio solo assaggiare il sangue che sgorgherà dalla tua cappella mentre, ti sverginerò! E poi, ti andrebbe di farti fare una bella pompa, disteso tutto nudo in una bara da morto!?
    Daniele: beh! Veramente, signora strega, mi aspettavo una normale scopata; ma, la curiosità, è donna ed io, voglio provare questa strana sensazione da brivido.
    Addolorata: bene r...

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    Last Post by Mimmo L il 1 Nov. 2018
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  3. ù TRABUCC'
    poesia in vernacolo coratino in ricordo di un famoso cineporno di Andria

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    vm anni18
    By Mimmo L il 21 Oct. 2018
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    “Ù trabbucc’”
    Noto cineporno andriese attivo negli anni 90 che prende il soprannome dal quartiere ov’era situato .

    Staie nà volt’ ad Andri’, n’ cinm’ addau’s’ faciain’: “r’v’st’ è film’ d’ fiemmn’ alla nut’!”
    ind’ a cuss’ cinm’, trasain’ tutt’, ù chiamain’: “ù trabbucc’!”
    s’ v’dain’, tutt’ l’ film’ vietat’!
    D’ fiemmn’ gross’, fiemmn’ mac’: “Cicciolin’ è Moan’!”
    c’ n’ t’rmaun’ accarer’, accarrer’, t’ v’liev’ fa, d’abbasc’ ò trabbucc’, aviva passà! È, ogn’è tand’, qualche r’cchion’, t’ v’nai’ ad all’scìà!
    Inzomm’ d’ film’ pornograf’c’, t’abb’ttiev’, c’ nà volt’ ind’ ò trabbucc’ trasiev’!
    Traduzione:
    “il trabocco”
    c’era una volta in Andria, un grosso centro della provincia di Bat (Barletta, Andria , Trani Puglia), un cinema dove, si facevano: “riviste (spettacoli dal vivo di pornostar) e, si proiettavano film’s di donne ignude.
    In questo cinema vi entravano tutti! Ed era soprannominato: “il trabocco!”
    si vedevano tutti i film’s vietati di donne grasse, magre: “Cicciolina e Moana Pozzi!”
    se una sega veloce, ti volevi fare, nel trabocco, dovevi entrare! E, ogni tanto, qualche gay, ti veniva ad allisciare!
    Insomma se di film’s porno, ti volevi abbuffare, nel trabocco, dovevi entrare!
    Mimmo Lastella scrittore hard
    Last Post by Mimmo L il 21 Oct. 2018
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  4. l'esibizionista da spiaggia
    racconto erotico voierismo

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    racconti piccanti
    By Mimmo L il 19 Oct. 2018
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    L’esibizionista da spiaggia
    Racconto tratto da una fantasia autoerotica ispirata da una situazione reale, ogni riferimento è puramente casuale.
    Siamo nel periodo estivo ed io, viaggio in pullman per raggiungere il posto di lavoro che si trova in una località di mare vicino BARI.
    Vedo salire a tutte le ore del giorno, anche al mattino presto, molte belle signore e ragazze, tutte scosciate, con pantaloncini corti, decolté, tette ballanti ed ombelichi in bella mostra; alcune esibizioniste, altre “presumo” con la loro fessura umida, non solo per il sudore, ma anche di succhi vaginali, colanti dalle rosee labbra, desiderosa d’ esser doverosamente appagata, prima da una buona lingua e successivamente da un sostanzioso tronco carneo.
    Una mattina, decisi di armarmi di binocolo; poiché, avevo molto tempo a disposizione, prima di prendere servizio, pensai di proseguire il viaggio fino al capolinea di Lido lucciola, dove c’è una spiaggia libera non per nudisti, s’intende.
    M’appostai a debita distanza e, iniziai a dare un occhiata col mio binocolo; vi era molta carne a cuocere, molte belle signore in costume, sdraiate, chi sull’asciugamano da mare, chi sul materassino gonfiabile, prendendo il sole, abbronzandosi, diventando nere come carbone.
    Notai una signora sulla trentina che, evidentemente, s’accorse d’essere sotto l’occhio vigile del mio binocolo, s’allontanò dal resto dei bagnanti, portandosi verso una zona completamente deserta, lontana da occhi indiscreti(ma consapevole dell’occhio attento del mio grandangolare), la seguii.
    Lei, era una bellissima bruna, capelli lisci e lunghi, 4^ di seno, due coscette belle sode e un culetto a mandolino.
    Distese l’asciugamano e, si sedette sopra, aveva un bel due pezzi rosso, con mutandine tipo tanga; iniziò a cospargersi, le braccia, il petto e le cosce, con la crema ambra solare , facendo scivolare “volontariamente” la mano nei pressi della fessura, improvvisamente, inizia un breve massaggio, infilando il dito medio sotto la strisciolina di tanga, aprendo e chiudendo le gambe, si vedeva che era eccitata, la tipa!
    Tutto d’un tratto, s’alza in piedi, mostrandomi, ancheggiando il suo “specchio dell’anima”; poi, Si volta verso di me, scoprendo leggermente le mammelle, mostrando prima il capezzolo destro poi, quello sinistro; e, improvvisamente, da inizio ad un eccitante danza del ventre, si vedeva che, era un esperta ballerina.
    Anch’io mi ero eccitato, il mio sesso si era indurito quasi, quasi spermava da solo; quando ad un certo momento, con lo sguardo rivolto verso di me mi fece cenno, con il dito medio di avvicinarmi. Scesi le scale e, mi posizionai dinanzi al suo cospetto ; quando mi vide mi disse: “t’è piaciuto, porco!? Ora, stai fermo li e mettiti la mano in tasca”.
    Io: beh! Hai veramente un corpo stupendo. È da quando, sei salita sull’autobus che, ti sto fissando!
    Lei: ehm! Cosa ti piace di me!?
    Io: il tuo meraviglioso corpo, ammirarne la bellezza e...

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    Last Post by Mimmo L il 19 Oct. 2018
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  5. ROOK LUCE ROSSE
    storia hard in dialetto coratino Parodia del brano: “trenta chili 1968 di Leone Di Lernia” Menina, Menin’, c’ nan’ d’ spar’ n’ d’talin’!

    By Mimmo L il 12 April 2017
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    “Rock luce rosse”
    Storia hard in dialetto coratino
    Parodia del brano: “trenta chili 1968 di Leone Di Lernia”
    Menina, Menin’, c’ nan’ d’ spar’ n’ d’talin’!
    Ci apr’ n’ picco’ r’ gamm’, t’ù ammain’ ind’ ò p’scherin’! È j’ss’ n’gind’! Menin’, j’ss’ n’gind’! jiess’ n’gind! Menin’, jiess’ ‘ngind’!
    Marianna, Mariann’! apr’ r’ gamm’ cà v’dim’ l’ pann’! c’ tien’ ù p’scill’ scallàt’,mò, t’fazz’’ nà all’ccat’! Nà’ all’ccat’! Mò t’fazz’’ nà all’ccat’! Mò t’ fazz’ nà bella all’ccat’!’!
    Lauretta, Laurett’! Tu, stè semb’ p’ la pombett’! c’ t’ mitt’ alla p’curin’, ghi t’ù mett’ ind’ ò culin’! Ind ò culin, t’ù mett’ ind ò culin! ind’ ò culin’! Ghi, t’ù mett’ ind’ ò culin’!

    À Tran’, ret’ alla chiazz’! stè nà strad’ p’ l’ titt’ vasc’! ind’ à stà strad’ à luce ross’, stain’ tre, quatt fiemmn’ gross’!
    fiemmn’ Gross’! Tre, quatt’ fiemmn’ gross’! fiemmn’ gross’! Tre, quatt’ fiemmn’ gross’!
    Lelina, Lelin’! Tù s’ proprie, nà cosa fin’! c’ t’ doc’ n’ r’galin’, tu m’ feie n’ pumbin’, n’ pumbin’! m’ feie, n’ pumbin! n’ pumbin! Tù, m’ feie, n’ pumbin’!
    R’ fiemmn’ d’ Quarat’! sond’ tott’ accalurat’! Mendr’ chedd’ d’ Tran’, vann’ ’ngir’ p’ la s’ttan’! Ò sangh’ d’ Giud’! chess’ femme’ alla nut’!
    Ò sangh’ d’ Giud’! chess’ femme’ alla nut’! Yea, yea, yeeaaaaaa!!!!!

    Traduzione “rock luce rosse”
    “Con cronologia”
    Menina, Menina! Se, non ti spari ditalini, se apri un pò le gambe, te lo metto in figa!
    Ed esci incinta! Menina, esci incinta! Esce incinta! Menina, esce incinta!
    Marianna, Marianna! Apri le gambe che, vediamo i panni! <mutandine, assorbenti ecc.>se, hai la figa arrossata, io, ti faccio una leccata! Una leccata! Ti faccio, una bella leccata!
    Lauretta, Lauretta! Stai sempre, con la pompetta! (Farsi il clistelino) se, ti metti alla pecorina, io, te lo metto nel culino! Nel culino! Io, te lo metto nel culino! <t’inculo>
    A Trani, alle spalle della piazza <del pesce> ci sta una via le cui abitazioni hanno i tetti bassi; in questa via denominata: “strada a luci rosse perché, un tempo, c’erano le prostitute” vi erano tre, a volte quattro femmine grosse, femmine grosse! Tre, quattro femmine grosse! <prostitute un pò robuste>
    Lina, Lina! Sei proprio, una cosa fina! <bonazza> se, ti faccio un regalino, mi fai: un bel pompino! Un bel pompino! Tu, mi fai un bel pompino!
    Le donne di Corato, sono sempre in calore! Mentre, quelle di Trani, girano sempre in sottana! Oh! Sangue di Giuda, queste donne ignude! Oh! Sangue di Giuda, queste donne ignude! Yeaaaaa!

    Edited by Mimmo L - 12/4/2017, 19:02
    Last Post by Mimmo L il 12 April 2017
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  6. VI PRESENTO: "COMMESSEX"

    “vi presento Commessex.”
    A voi tutti, un cordiale saluto.
    Questo racconto, seppur scritto sulla falsa riga della trama della nota fiction televisiva: “Commesse” (similsexparody), presenta: luoghi e personaggi diversi dal disegno originale.
    In parole povere, questa storia “scritta in formato commedia”, vuole mettere in evidenza: gli enormi sacrifici “anche estremi”, diCINQUE ragazze , un giova
    e che poi si scopre essere gay e la dirigente di una boutique, facente capo ad una grossa catena di atelier uomo-donna; la quale, non soddisfatta dei guadagni abbastanza proficui, decide comunque di chiudere il negozio, pur di mantenere il proprio posto di lavoro.
    Un avvincente ed eccitante storia condita di sesso “con un pizzico di BDSM”, intrigo e situazioni famigliari, molto particolari, fatta di alti e bassi; ma …... scopri di più.
    Buona lettura.
    L'autore
    www.hardchannel.tv/joomla/news-in-
    Last Post by Mimmo L il 9 April 2017
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  7. THE SECRET'S PERVERSION
    FRASI, PENSIERI E PAROLE PRONUNCIATE DURANTE UN AMPLESSO AUTO-EROTICO CON UNA DONNA IMMAGINARIA

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    ballata erotico hard vm 18
    By Mimmo L il 2 April 2017
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    The secret’s perversion
    Frasi, pensieri e parole pronunciate durante un amplesso auto-erotico con una donna immaginaria.
    Maria, oltre ad essere sinonimo di marijuana, è un nome eroticamente molto eccitante; specie se in intimità viene dato ad una BBW mentre, cosce aperte, si masturba forsennatamente, oppure viene messa a novanta gradi e, la si sculaccia per bene!


    Zitta! E apri quelle lardose “coscie”! Voglio vederti masturbare, come una forsennata zoccola!

    Accovacciati! E scroscia come una vacca! Vedere sgorgare dal tuo sesso, la pioggia d’orata, mi eccita moltissimo!

    Adoro le femmine grosse, spogliati Maria! Sì, Maraje! (pronunciato in stretto dialetto molfettese), rimani soltanto in : mutandine, auto reggenti e reggiseno! Voglio vederti sculettare, come una gran troia in calore!
    È sublime “sburrare”, sul tuo grosso, grasso ventre! Per chi ama le BBW, è la cosa più eccitante che, possa esistere!

    Inginocchiati! E, succhia, come una lurida! Obbedisci al tuo padrone!
    Ti terrò legata al mio guinzaglio, cagna in calore!
    Guarda, porco! Questa, è la mia fregna! Leccala, come Dio comanda! Ti prego, leccala! Fammi squirtare, come la più lurida delle troie!
    Sto “sburrando”, come un suino! Prendi la mia verga in bocca! E, ingoia la mia “sburra!”
    Sììììì!!!!!! Marìììì!!!
    Mimmo L scrittore hard production
    Last Post by Mimmo L il 2 April 2017
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  8. DEDICATO AD UNA LOLITA
    versi erotici dedicati alle prime pulsioni sessuali di una ragazza immaginaria

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    vietata ai minori di anni 18
    By Mimmo L il 19 Mar. 2017
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    Dedicato ad una Lolita
    Oh! Mia dolce Lolita, vorrei vederti seduta di fronte a me,
    con le cosce aperte e il tuo sesso grondante di piacere, di nettare, tanto nettare da bagnare il tuo peri nero.
    Ti vorrei scrutare mentre, con le dita ti procuri piacere, col tuo sguardo m’inviti, con la tua voce m’implori: “ti prego, ti supplico, t’imploro!
    Vieni a leccare il mio sesso, bagnato, infracidito! Di umori vaginali, desideroso di essere appagato dalla maestria della tua lingua! Voglioso di essere penetrato fino in fondo alla mia natura di donna, di femmina, dal tuo tronco carneo eretto, per il forte desiderio di possedermi, di appagarmi, di farmi colare lungo le dannate cosce. Fino a bagnarmi le natiche e, raggiungere il mio retto!
    Ohh!! Ti prego, continua, continua a penetrarmi, dilatami l’utero fino a farmi colare l’ultima goccia di succo vaginale, fino a farmi colare l’anima!

    Ahhhh!! Mmm!! Sento il mio ventre vibrare”!
    Si! Mia dolce Lolita sii!! Ti godo fino in fondo, ti lecco tutta! Sgrillettando con la lingua il tuo clito, mentre prendo in mezzo alle dita i tuoi capezzoli turgidi e te li massaggio in maniera leggiadra! Facendoti contorcere e gemere per il piacere; poi, ti penetro fino in fondo, appagandoti l’anima ed infine, ti vengo in bocca, facendoti assaporare tutto il mio sperma!
    Ohh!! Lolita, Lolita; che, meravigliosa creatura che sei! T’immagino stretta fra le mie braccia, coccolata e cullata mentre, t’addormenti insieme a me, felice e contenta, ch’io, t’abbia dato piacere!
    (Mimmo)
    Last Post by Mimmo L il 19 Mar. 2017
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  9. Angelina della piazza
    versi erotici dedicati ad una meretrice tranese degl'anni 70/80

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    racconto erotico vm18
    By Mimmo L il 10 Mar. 2017
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    Angelina della piazza
    introduzione
    continuiamo il nostro viaggio attraverso la storia del meretricio pugliese o, meglio della zona nord di Bari.
    Dopo le poesie dedicate a Carmen la meretrice(coratina) e Mari la trapezista(molfettese), ecco altri versi dedicati ad un altra icona del sesso a pagamento. Lei, operava in quel di Trani verso la fine degli anni 70 e metà degli anni 80 in una stradina stretta e chiusa a ridosso della piazza dove si vende il pesce, per questo motivo, era meglio conosciuta con il soprannome di: “Angelina della piazza”. In dialetto: “Ang'lin' d' mezz', la chazz'” (nome di battaglia).
    All'epoca, una bella cinquantenne, bruna, bassina e robusta con tette molto grosse.
    Lei, aspettava e riceveva i clienti, in un modesto ed antico seminterrato, volgarmente detto sottano, seduta sull'uscio della porta, vestita normalmente ma con le cosce aperte per attirare gli uomini.
    Buona lettura
    Mimmo L scrittore hard production


    Angelina della piazza
    versi erotici dedicati ad una meretrice degli anni 70/80

    in una stretta e chiusa stradina, vendeva, sesso e, amore Angelina.
    Di statura, piccola e chiatta, ahhh!! godeva come una matta!
    Chiunque andava, purché maggiorenne, la dava, per lei, l'età non contava!
    Il prezzo, non era carino, per cinquemila lire, ti dava, figa e ti faceva un artistico pompino!
    A pecorina, era una cosa fina, la bella ed un po' capricciosa Angelina!
    Che bello! Urlava se, sulla sua bocca, lo sperma t'arrivava.
    Ai suoi tempi, era una bella e gran bonazza, Angelina, meglio conosciuta con il soprannome di: “Angelina della piazza”.
    In dialetto: “ang'lin' d' mezz, la chiazz'”.

    Fine

    versi aggiuntivi tratti dalla poesia in vernacolo coratino by Mimmo Lastella: “ A' Tran' ret' alla chiazz'(a Trani alle spalle della piazza tradotti in italiano).
    In questa stradina, non v'era solo Angelina, in questa stradina a luci rosse, v'erano altre tre femmine grosse.
    Ogni riverimento è puramente casuale. L'autore.
    Last Post by Mimmo L il 10 Mar. 2017
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  10. “Caro Adinolfi il porno, è anche fonte di economia”

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    “Caro Adinolfi il porno, è anche fonte di economia”
    Di Mimmo Lastella
    Esimio dott, on Mario Adinolfi
    Lei che, di recente “da buon nazzional-alleato e da buon cattolico integralista ed oltranzista” ha avanzato la proposta di chiudere i siti porno in Italia, dovrebbe sapere che, il settore dell’adult entrettenment o, per usare il vostro lessico: “il settore degli adulteri/e, immorali, peccatori e peccatrici”, è anche fonte di economia e, sotto certi aspetti di occupazione; basti pensare alle centinaia di locali notturni e prive “magari frequentati di nascosto da qualche allegro prelato, pia donna o monaca di Monza, per soddisfare i legittimi desideri fisiologico-sessuali, visto che il vostro codice etico prevede il voto di castità”, quotidianamente danno lavoro a centinaia di artiste/e, ed al personale di servizio.
    Basti pensare che, se in questo paese, dal chiaro DNA bigotto di medioevale memoria, si legalizzasse la prostituzione e, si sdoganasse il porno in tutte le sue sfaccettature, tranne ovviamente la pedofilia, potremmo fare a meno di spremere economicamente, come limoni: lavoratori e pensionati; visto che, questi due settori, hanno un fatturato molto alto “specie in Europa e, in America”.
    Infine, voglio ribadirle un concetto fondamentale e cioè che, in un paese civile e democratico, parafrasando D’alema “in un paese normale”, ci deve essere un governo normale; ovvero scevro da qualsiasi condizionamento di tipo: dogmatico, stereotipato e preconcettuale; che garantisca il sacrosanto diritto dei cittadini e, delle cittadine, al libero esercizio dell’attività sessuale, prescindendo dagli orientamenti.
    Il sesso, “egregio Adinolfi”, non serve solo a procreare; ma, serve, anche a soddisfare i legittimi desideri della carne(non si vive solo di spirito santo), in sintonia con la mente.
    Un lungo periodo d’astinenza sessuale, potrebbe creare danni irreparabili, come per esempio, il ricorso a pratiche pedofile.
    Si legga qualche mio racconto o, si guardi qualche film a luci rosse “d’autore”, le suggerisco quelli del grande maestro “Mario Salieri” e, vedrà che, il porno, non è volgarità ma, bensì, arte, incastonata nei problemi quotidiani. Un arte che, alla pari di tutte le arti, va valorizzata e, riconosciuta la professionalità dei suoi praticanti.
    Esimio dott, on Adinolfi
    Se mettessimo in pratica tutte le sue assurde proposte, dettate da una dottrina: vetero-clerical-fascista, ripiomberemmo nel più oscurantista medioevo.
    “scrittore hard”
    Last Post by Mimmo L il 19 Feb. 2017
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